mercoledì 29 maggio 2019

GLI ANNI DI PIOMBO: ALDO MORO

In Italia, alle rivendicazioni sociali del Sessantotto le forze più reazionarie risposero con una lunga serie di stragi ed attentati: l'obiettivo era gettare il Paese in un'atmosfera di paura ed incertezza.
La cosiddetta "strategia della tensione" iniziò il 12 dicembre dicembre 1969 a Milano, quando un ordigno scoppiato presso la Banca dell'Agricoltura in Piazza Fontana causando la morte di 16 persone. Dopo tanti anni di indagini il caso fu archiviato, anche se la magistratura ha riconosciuto la matrice neo fascista dell'attentato.



Gli anni Settanta e Ottanta furono definiti "Anni di piombo" poiché pareva essersi scatenata una vera e propria guerra contro lo Stato da parte di gruppi politici che non appartenevano al Parlamento.

Anche nella sinistra extra parlamentare si formarono nuclei armati: il gruppo che maggiormente attuò il terrorismo come strategia politica si diede il nome di Brigate Rosse: i loro attacchi erano mirati ad intimidire gli avversari sequestrando figure-simbolo, come dirigenti, giudici, giornalisti e politici. L'azione più significativa fu il rapimento di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, nel 1978.
In questo video la vicenda del suo rapimento e della morte.